Bene i dati su manifatturiero e servizi in Europa e negli Usa. Petrolio in rialzo, Wti risale oltre 63 dollari, spread stabile a 116 punti. Euro perde quota dopo parole Lagarde
La fiducia sulla ripresa economia globale, alimentata dagli indici Pmi sull’attività manifatturiera e servizi negli Stati Uniti e in Europa, ha sostenuto Borse europee, che hanno finito sui massimi di giornata, incoraggiate anche dall’aspettativa che il progressivo allentamento delle restrizioni anti Covid nelle prossime settimane possa dare ulteriore slancio alla crescita economica. Così Piazza Affari è stata la migliore, finendo a un soffio da quota 25.000 punti nel FTSE MIB +1,10%.Bene anche il CAC 40 +0,67% di Parigi e il DAX 30 +0,43% di Francoforte, così come l’IBEX 35 +0,87% di Madrid e l’AEX +0,40% di Amsterdam. Resta più indietro Londra, sulla parità. Al centro degli acquisti il comparto energetico, le banche e il settore industriale. «L’attenzione è rivolta agli indici Pmi americani e a quelli dell’Eurozona che hanno evidenziato una decisa accelerazione sopra alle attese del settore servizi in scia alle riaperture. Bene anche il settore manifatturiero dell’intera area sebbene quello tedesco continui a soffrire delle problematiche sulle catene di approvvigionamento» spiegano gli analisti di Mps Capital Services.
Seconda seduta positiva di fila per Wall Street, dopo un inizio di settimana negativo. A dare il là sono i dati Pmi manifatturiero (61,5 punti a maggio, da 60,6 e contro i 60,5 previsti) e servizi (70,1 punti da 64,7, contro le stime per 64,3), entrambi balzati a valori record. Inoltre, l’inflazione e le future mosse della Federal Reserve restano al centro delle attenzioni degli investitori. Per la Banca centrale americana, l’inflazione in aumento è solo transitoria. A livello internazionale, si discute della proposta dell’amministrazione Biden di un’aliquota minima per le imposte sulle multinazionali al 15% (o poco di più) in modo da mettere fine a una corsa fiscale al ribasso tra Paesi, che sta danneggiando le casse statali. Con la riapertura progressiva dei mercati dalle restrizioni pandemiche, l’attività economica dell’Eurozona ha registrato a maggio una crescita molto più rapida. Il tasso di espansione ha segnato il valore più alto in più di tre anni con un flusso di ordini in entrata che è aumentato ad un ritmo mai visto in quasi 15 anni. Lo segnala Ihs Markit. L’ottimismo per i prossimi 12 mesi continua a segnare nuovi record, ma anche gli indicatori dei prezzi aumentano, toccando il massimo storico nel manifatturiero, poiché la domanda continua a superare l’offerta per molti prodotti e servizi. La lettura dei dati ‘flash’ preliminari di maggio ha fatto posizionare l’Indice Ihs Markit Pmi Composito dell’Eurozona su 56,9 da 53,8 di aprile, il più alto da febbraio 2018 ed ha indicato il terzo mese consecutivo di crescita della produzione. Un risultato che deriva da un aumento del Pmi servizi a 55,1 da 50,5 e la stabilità del manifatturiero a 62,8 da 62,9 di aprile.

Alberto Moravia ha conseguito la laurea in Lettere italiane presso l'Università La Sapienza di Roma
